Abbiamo chiesto a 7.689 persone in 10 paesi come hanno usato il video durante la pandemia e che mondo volevano una volta finita. Ecco che cosa ci hanno risposto.
Quanto vogliamo che sia virtuale il nostro futuro?

- 01 In che modo ci hanno aiutato le comunicazioni video - Jumplink to In che modo ci hanno aiutato le comunicazioni video
- 02 Quanto sarà virtuale il futuro? - Jumplink to Quanto sarà virtuale il futuro?
- 03 Guardare avanti - Jumplink to Guardare avanti
- 04 Metodologia del rapporto - Jumplink to Metodologia del rapporto
La pandemia di COVID-19 ha cambiato notevolmente la vita e i comportamenti delle persone di tutto il mondo. Ci siamo dovuti adattare e trovare modi diversi di fare acquisti, imparare, socializzare, lavorare, festeggiare, fare affari e molto altro.
Questo rapporto preparato e commissionato da Zoom, basato sui dati e risultati di un sondaggio fornito da Qualtrics Research, si concentra sull'impatto che le comunicazioni video hanno avuto sulle nostre vite quotidiano. Abbiamo esplorato diversi casi d'uso di comunicazioni video e la loro percezione in dieci Paesi per avere una panoramica il più possibile completa a livello mondiale. I risultati del sondaggio confermano la portata delle sfide che il mondo si è trovato ad affrontare e di come le comunicazioni video hanno aiutato a mantenere una certa parvenza di normalità e continuità nelle attività quotidiane più importanti.
Nonostante l'alto livello di apprezzamento di questa alternativa alla vita "di persona", dopo un anno ci siamo chiesti: "E ora?". Quanto di questa vita virtuale vorremo mantenere dopo la pandemia?
Questo rapporto si propone di raccogliere le opinioni riguardanti le comunicazioni video dal punto di vista delle "persone normali", cioè lavoratori, genitori, studenti, insegnanti, consumatori, etc.
Le principali riflessioni
- La grande maggioranza degli intervistati crede che, anche con la diminuzione dei timori riguardanti il COVID-19, le comunicazioni video rimarranno nelle nostre vite.
- Le celebrazioni, il business e l'istruzione sono le attività principali che gli intervistati hanno dichiarato di aver smesso di fare di persona e trasferito online.
- La grande maggioranza dei gli intervistati ha dichiarato che le comunicazioni video sono state importanti per combattere la sensazione di solitudine e isolamento.
- La maggioranza degli intervistati afferma che lavorare in un ambiente ibrido permetterà ai dipendenti di integrare meglio il lavoro nelle loro vita e che gli sembra un cambiamento in positivo.
- Solo una minima percentuale degli intervistati crede di dover portare avanti attività in modalità virtuale per sempre, ma la maggioranza crede che la nuova normalità sarà composta da un mix di attività effettuate di persona e online.
Nel corso di quest'ultimo anno le comunicazioni video sono state estremamente importanti per poter tenere riunioni, per l'istruzione, le visite e le consulenze mediche, per festeggiare occasioni speciali, per il business e molto altro ancora. I risultati del nostro sondaggio indicano che le comunicazioni video sono state usate prevalentemente per celebrazioni e sanità/telemedicina. Sono state inoltre ampiamente utilizzate per la musica e l'intrattenimento, per socializzare, per compleanni, feste ricordate, conferenze ed eventi e per mantenerci calmi e in forma. Ad aprile del 2020 il numero di partecipanti giornalieri a riunioni su Zoom è arrivato 300 milioni.
Per capire meglio l'opinione del campione di persone intervistate in tutto il mondo riguardo alla percezione delle comunicazioni video, abbiamo proposto alcune loro affermazioni. e abbiamo chiesto a quale livello erano d'accordo oppure no con tali affermazioni. Eccone un esempio: Le comunicazioni video possono aiutare a combattere la solitudine. Quanto sei d'accordo con questa affermazione?
Affermazioni proposte:
1. Anche dopo il COVID-19 tutto continuerà ad avere una componente virtuale in futuro
La grande maggioranza degli intervistati di tutti i Paesi ha risposto che crede che le comunicazioni video non andranno a sparire.
La seguente tabella indica le percentuali di intervistati che hanno risposto che tutto continuerà ad avere una componente virtuale anche dopo la pandemia:
Fin dall'inizio della pandemia globale di COVID-19, persone che non erano mai state esposte a nessun tipo di esperienza di comunicazione video hanno dovuto imparare a usare le videoconferenze, soprattutto per necessità. La maggior parte degli intervistati non solo usano le videoconferenze con frequenza, ma partecipano regolarmente a lezioni video, festeggiamenti per le feste ricordate, appuntamenti dal medico e riunioni di lavoro senza batter ciglio. Non sorprende che così tante persone pensino che le comunicazioni virtuali continueranno in qualche modo a far parte della loro vita anche in futuro.
2. Le comunicazioni video possono aiutare a combattere la solitudine
Questa affermazione ha riscontrato il più alto numero di risposte positive tra gli intervistati: 4 su 5 hanno infatti affermato che le comunicazioni video sono state un modo per sentirsi connessi e li hanno aiutati a combattere la sensazione di isolamento.
Anche se non causate direttamente dal virus, la solitudine e l'isolamento possono avere conseguenze molto gravi sulla vita delle persone: un rischio che giustifica ampiamente lo sforzo di stabilire connessioni. "Gli esseri umani sono creature sociali per natura, quindi dovremmo usare tutti gli strumenti a nostra disposizione per vedere le facce dei nostri cari, condividere storie, per fargli sapere che stiamo pensando a loro", afferma il Dr. Michael Craig Miller, professore assistente di psichiatria alla Harvard Medical School.
Pubblicazione dell'Harvard Medical School
Scopri di piùLa seguente tabella indica le percentuali di persone che hanno risposto che le comunicazioni video possono aiutare a combattere la solitudine:
3. Le videochiamate offrono a tutti la possibilità di partecipare
Oltre i tre quarti degli intervistati affermano che la comunicazione video offre a tutti la possibilità di partecipare.
Partecipare a una riunione, tenuta per qualunque motivo, dà alle persone la sensazione di essere coinvolte. Grazie alle comunicazioni video è possibile partecipare ai festeggiamenti del compleanno di un amico o di un familiare o permettere ai membri di team di lavoro di tenere una riunione in uno spazio virtuale condiviso senza dover investire tempo e denaro in viaggi. Zoom Meeting permette fino a 1.000 persone di partecipare a una riunione, garantendo a ognuna di esser la possibilità di parlare e di essere vista dall'intero gruppo. Questo è indubbiamente uno dei motivi per cui gli intervistati hanno risposto che la comunicazione video dà a tutti la possibilità di partecipare attivamente alle riunioni.
La seguente tabella indica le percentuali di persone che hanno risposto che le videochiamate danno a tutti la possibilità di partecipare:
4. Le attività virtuali e da remoto mi fanno sentire più in connessione con gli altri, soprattutto in questo periodo
Il COVID-19 ha limitato la nostra capacità di rimanere in connessione con i nostri amici e familiari. Anche se non potevamo più imbatterci per caso in un conoscente per strada, incontrarci a casa di un'amica o in un bar, fare un barbecue con gli amici o fare una chiacchierata con una collega durante la pausa caffè, le comunicazioni video ci hanno dato uno strumento per continuare a nutrire la nostra rete di connessioni sociali, familiari e lavorative. Gli incontri regolari via video, gli aperitivi virtuali, le feste di compleanno, per non parlare delle connessioni virtuali per il business, sono state fondamentali per mantenere vive le nostre relazioni durante la pandemia.
La seguente tabella indica le percentuali di persone che hanno risposto che le attività virtuali e da remoto li aiutano a sentirsi più in connessione con gli altri:
5. Le attività virtuali e da remoto aiutano a migliorare il benessere emozionale
La maggioranza degli intervistati ha risposto che le attività virtuali e da remoto aiutano a migliorare la salute emozionale. Il livello di connessione che le persone percepiscono durante una videochiamata aiuta non solo a tenere a bada la sensazione di solitudine (come mostrato sopra nell'affermazione 1), ma ha una ricaduta positiva anche sulla sensazione di benessere in generale.
Studi dimostrano che le videochiamate, a differenza delle riunioni telefoniche, possono aiutare a migliorare il benessere emozionale. Uno studio del 2018 pubblicato da The American Journal of Geriatric Psychiatry ha esaminato i casi di circa 1.500 anziati negli Stati Uniti che avevano un'alta probabilità di essere socialmente isolati e ha rilevato che l'uso delle video chat per rimanere connessi può ridurre i sintomi di depressione quasi della metà rispetto alle connessioni audio o via e-mail.
“How Videochatting Changes Your Brain, According To Experts,” Bustle (26/3/2020)
Scopri di piùLa seguente tabella indica le percentuali di persone che hanno risposto che le attività virtuali e da remoto aiutano a migliorare il benessere emozionale:
Visto lo straordinario aumento dell'uso del video durante la pandemia di COVID-19, è naturale chiedersi se e come cambierà il livello di uso del video quando si potranno riprendere le attività e le riunioni di persona in tutta sicurezza. Vorremo ancora usare le videoconferenze? Quanto e per quali motivi?
Il nostro sondaggio ha cercato di rilevari quali casi di uso del video sono stati più importanti per le persone durante la pandemia e i vari lockdown, come le comunicazioni video ci hanno aiutato ad affrontare questo periodo complicato e come pensiamo di utilizzare le potenzialità del video in futuro.
I risultati indicano che una percentuale minima degli intervistati pensa che le attività in futuro saranno solo virtuali e una percentuale leggermente più altra vorrebbe che tutte le attività avvenissero solo di persona. La maggior parte delle persone crede che avremo un mix di attività di persona e virtuali.
Feedback di 10 Paesi
Ecco una panoramica di come gli intervistati in tutto il mondo vedono il ruolo delle comunicazioni video nella loro vita quotidiana in futuro.
* Attenzione: le percentuali sono arrotondate e in alcuni casi il totale potrebbe non corrispondere al 100%
Preferenza: virtuale vs. di persona
Abbiamo chiesto a 7.689 persone di 10 Paesi quali sono le loro preferenze al momento: avendo la possibilità di scegliere, effettuerebbero queste attività di persona o virtualmente?
A coloro che hanno risposto che avevano usato il video per certe attività nei 6 mesi precedenti abbiamo chiesto quanto avessero intenzione di continuare a usare il video per quelle stesse attività dopo la pandemia. Ecco i dettagli delle loro risposte.
Business
Agli intervistati che hanno affermato di aver usato il video per il business nei 6 mesi precedenti, abbiamo chiesto: "Guardando al futuro e alla vita dopo il COVID-19, hai intenzione di partecipare ad appuntamenti di business* di persona o in modo virtuale?
Ecco che cosa ci hanno risposto:

In breve: la stragrande maggioranza preferisce il lavoro ibrido piuttosto che solo di persona
I partecipanti della maggior parte dei Paesi si sono dichiarati a favore di un ambiente di business ibrido e circa i due terzi degli intervistati hanno dichiarato di preferire un mix di ambienti di lavoro virtuali e di persona. Molti hanno citato il fatto di non dover uscire di casa ed essere più al sicuro con la modalità virtuale, ma gli svantaggi principali erano la mancanza di connessione personale e i problemi tecnici. Riguardo al futuro dei viaggi di lavoro, la maggior parte dei Paesi prevede di viaggiare nella stessa misura o leggermente meno di quanto facessero prima della pandemia.
Dati salienti per Paese:
- La Francia e l'India hanno mostrato una maggiore preferenza verso gli appuntamenti di business solo di persona in futuro.
- Il 14% degli intervistati giapponesi e il 12% di quelli indiani hanno dichiarato che preferirebbero un business completamente virtuale.
- Singapore, Brasile e Australia sono stati quelli più a favore di un futuro che comportasse un mix di comunicazioni di persona e video per il business.
- La maggior parte degli intervistati provenienti dal Giappone crede che viaggiare per lavoro sarà molto diverso e il 79% di essi si aspetta meno viaggi di questo tipo in futuro.
Che cos'è uno spazio di lavoro ibrido?
Visto che l'opinione di molti intervistati si decanta a favore di un approccio ibrido al business, volevamo chiarire cosa significasse e quali aspetti in particolare risultassero più attraenti. Abbiamo chiesto: "Considerando l'ambiente di business quasi completamente virtuale di oggi, come ti immagini un ambiente di lavoro ibrido?".
Ecco alcune delle loro risposte:
"Adesso che molte persone hanno provato l'esperienza del lavoro da casa e che le aziende hanno capito che possono funzionare in maniera efficiente anche con il lavoro da remoto, diventerà la norma e le aziende potranno risparmiare sugli affitti e sui costi fissi".
"Penso che sarà possibile scegliere lo stile di lavoro adatto a ogni persona e che così potremo risolvere il problema dei figlia a casa e del ricambio dovuto a problemi di conciliazione familiare".
"Spazi flessibili in ufficio per la presenza fisica sul posto di lavoro; orari di lavoro in presenza più flessibili visto che la maggior parte del lavoro avviene comunque virtualmente e la presenza fisica non è più legata a un luogo determinato grazie alla comunicazione virtuale".
"Sarebbe fantastico! Migliorerebbe la sicurezza per tutti e, principalmente, aiuterebbe a ridurre i costi per tutte le aziende. Un ambiente virtuale significherebbe più praticità e comfort per il lavoro e aiuterebbe molto anche la nostra salute mentale ".
"Alcune situazioni permettono il lavoro da remoto e sono anche più pratiche. Così possiamo evitare di recarci sul posto di lavoro, limitando così il consumo di carburante e salvaguardando ancora di più l'ambiente".
"Usiamo Zoom tutti i giorni. Zoom è uno strumento di comunicazione fondamentale per l'azienda. Siamo veramente fortunati perché Zoom ci aiuta a lavorare da casa in modo efficiente".
Frederic De Ascencao, Head of IT, Deezer
ScaricaSettore sanitario
Agli intervistati che hanno affermato di aver usato il video nel settore sanitario e della telemedicina nei 6 mesi precedenti abbiamo chiesto: "Guardando al futuro e alla vita dopo il COVID-19, hai intenzione di partecipare ad appuntamenti legati al settore sanitario e alla telemedicina* di persona o in modo virtuale?
Ecco che cosa ci hanno risposto:

In breve: le visite di persona continueranno a esistere ma la telemedicina è stata una comodità aggiuntiva
Pochi degli intervistati erano contenti al pensiero di appuntamenti dal medico esclusivamente virtuali e molti preferiscono visite ed esami di persona perché li percepiscono come una connessione più vera. La comodità della telemedicina è stata comunque apprezzata in tutto il mondo e l'assistenza sanitaria virtuale è stato uno dei casi d'uso più frequenti nel nostro sondaggio. Le persone non vorranno rinunciare a effettuare gli appuntamenti di routine nella comodità di casa propria e avere accesso agli specialisti più rinomati.
Dati salienti per Paese:
- Oltre la metà (52%) degli intervistati in Francia e in Australia vogliono che tutto ciò che riguarda il settore sanitario avvenga solo in presenza.
- In India, il 13% vogliono usare esclusivamente la comunicazione video per le visite in futuro.
- La maggior parte dei Paesi afferma che non dover uscire di casa per vedere un medico o uno specialista sia stato l'aspetto più positivo della sanità virtuale.
"Penso che nessuno dei nostri pazienti sarebbe contento se gli venisse tolta questa possibilità. Hanno cominciato ad apprezzare il valore di questo approccio. In passato probabilmente avrebbero dovuto prendersi un giorno libero dal lavoro e guidare per quattro ore andata e ritorno per un appuntamento di mezz'ora con il proprio medico. Adesso passano il 90% del tempo della visita con il medico, non nel traffico o nelle sale d'attesa. Quando vogliono farsi visitare dal dottore trovano che la visita virtuale sia la migliore opzione".
Lee Schwamm, MD, "La rivoluzione virtuale HIMSS: come la pandemia di COVID-19 trasformerà l'erogazione dell'assistenza"
Scopri di piùEducation
Agli intervistati che hanno affermato di aver usato il video per l'istruzione nei 6 mesi precedenti, abbiamo chiesto: "Guardando al futuro e alla vita dopo il COVID-19, hai intenzione di partecipare ad appuntamenti legati all'istruzione* di persona o in modo virtuale?
Ecco che cosa ci hanno risposto:

In breve: l'istruzione di persona continua a essere una priorità ma il virtuale ha un ruolo importante
La pandemia ha chiuso le scuole e ha sconvolto il mondo dell'istruzione in tutto il mondo: in molti casi le comunicazioni video sono state l'unica opzione per mandare avanti il mondo dell'istruzione in maniera sicura. Una delle principali problematiche da risolvere per l'istruzione virtuale era creare una vera connessione e un coinvolgimento tra studenti, insegnanti e compagni di classe. Molti degli intervistati preferiscono l'istruzione in presenza per il futuro ma sono aperti alla possibilità del virtuale nei casi in cui ciò non sia possibile.
Dati salienti per Paese:
- Circa 1 su 10 degli intervistati provenienti dagli Stati Uniti, Giappone, India e Singapore si sono mostrati più aperti a scenari di istruzione solo virtuale.
- Circa la metà degli intervistati in Francia (53%) e nel Regno Unito (50%) preferirebbero che le attività legate all'istruzione avvenissero solo in modalità presenziale in futuro.
- Con il 5% degli intervistati, il Brasile è stato il Paese che meno di tutti si è dichiarato a favore a un ambiente di istruzione esclusivamente virtuale.
"Indipendentemente da come andranno le cose nel 2021, pensiamo di mantenere Zoom e Neat come strumenti di apprendimento anche in futuro. Neat e Zoom hanno permesso all'Ulster BOCES di sfruttare al massimo le possibilità di quello che crediamo sia il mondo dell'insegnamento e dell'apprendimento per il futuro".
Jonah Schenker, Deputy Superintendent, Ulster Board of Cooperative Educational Services
Scopri di piùEvents
Agli intervistati che hanno affermato di aver usato il video per gli eventi nei sei mesi precedenti, abbiamo chiesto: "Guardando al futuro e alla vita dopo il COVID-19, hai intenzione di partecipare a eventi* di persona o virtualmente?
Ecco che cosa ci hanno risposto:

In breve: l'esperienza degli eventi è meglio di persona
La comodità e il risparmio di tempo sono stati i fattori chiave nelle risposte per l'utilizzo del video per gli eventi nel nostro sondaggio. Gli intervistati in tutti i paesi però sono stati irremovibili nel preferire che eventi come concerti e funzioni religiose si svolgano in presenza. Le opzioni virtuali sono state accolte con favore per coloro che avevano necessità di distrarsi o quando non era possibile partecipare di persona.
Dati salienti per Paese:
- Il partecipanti di Giappone (65%) e Brasile (59%) sono stati i più favorevoli a un mix di eventi virtuali e di persona.
- Il 10% degli intervistati indiani accoglierebbe in futuro con favore gli eventi solo virtuali, mentre solo il 3% degli intervistati in Messico e Brasile e il 2% in Germania possono dire lo stesso.
- Dopo la pandemia. i partecipanti nel Regno Unito erano i meno propensi (39%) a voler prendere parte agli eventi sia virtualmente sia di persona.
"La programmazione digitale ha funzionato bene per noi. Raggiungiamo più persone rispetto agli eventi all'interno del museo. Stiamo anche scoprendo di avere un pubblico più vasto a livello nazionale e internazionale".
John Echeveste, CEO at LA Plaza de Cultura y Artes
Scopri di piùL'evento virtuale MozFest 2021 aumenta di 5 volte la sua partecipazione
A marzo del 2021 Mozilla, per la prima volta nei suoi 11 anni di storia, ha dovuto capire come creare e produrre il suo famosissimo evento annuale, il MozFest, come esperienza virtuale. Anche se è stato un compito arduo, il MozFest è riuscito a mantenere vivo lo spirito creativo e inclusivo dei loro incontri utilizzando le comunicazioni video. Hanno utilizzato le comunicazioni di Zoom per supportare centinaia di sessioni e discussioni di gruppo interattive e workshop approfonditi.
Kristina Gorr, Communications Manager di MozFest, afferma:
"Volevamo una piattaforma che potesse garantire l'accessibilità a tutti. Nella nostra comunità c'erano persone da tutto il mondo che volevano partecipare: dall'Africa e da aree remote in tutto il mondo. La diversità, l'inclusione e l'accessibilità sono molto importanti per noi e ogni anno ci impegniamo moltissimo per cercare di migliorare il più possibile per permettere a un numero ancora maggiore di persone di partecipare. Sinceramente, non avremmo mai pianificato un evento solamente online, ma la pandemia globale ha deciso diversamente. Grazie alla disponibilità di tecnologia video e audio, siamo stati in grado di organizzare il più grande festival mai tenuto prima. Per il nostro evento di marzo hanno partecipato con noi virtualmente 9800 persone. Si tratta di una cifra quasi cinque volte superiore a quella che si vede nei festival di persona. Si è trattato di un enorme aumento della nostra portata e della nostra accessibilità... in gran parte grazie a Zoom".
Festeggiamenti
Agli intervistati che hanno affermato di aver usato il video per i festeggiamenti nei 6 mesi precedenti, abbiamo chiesto: "Guardando al futuro e alla vita dopo il COVID-19, hai intenzione di partecipare a celebrazioni* di persona o in modo virtuale?
Ecco che cosa ci hanno risposto:

In breve: non festeggeremo i compleanni online per sempre
Durante la pandemia di COVID-19 le attività che più di tutte si sono tenute in modalità virtuale sono stati i festeggiamenti. Gli intervistati però hanno opinioni molto forti su quanti di questi compleanni, matrimoni e feste ricordate avessero veramente l'intento di festeggiare virtualmente. Sebbene l'opzione virtuale fosse un piacere per coloro che non potevano partecipare in presenza, la maggior parte degli intervistati in quasi tutti i paesi partecipanti voleva tornare a festeggiare di persona le occasioni speciali o a visitare la famiglia dal vivo.
Dati salienti per Paese:
- Pochi degli intervistati di tutti i Paesi vogliono celebrazioni solo virtuali in futuro, adducendo la difficoltà di riprodurre una vera connessione personale in video.
- La Francia (72%), la Germania (72%) e il Regno Unito (70%) hanno opinioni molto precise riguardo alle celebrazioni e la stragrande maggioranza le preferisce di persona.
- Le opzioni virtuali hanno aiutato la maggior parte degli intervistati a rimanere al sicuro durante la pandemia e hanno consentito ad altri di partecipare quando altrimenti non avrebbero potuto.
"Penso che dopo la pandemia ci saranno cambiamenti a lungo termine nel nostro stile di vita. ...Penso che emergerà un mercato per i matrimoni ibridi, in parte in presenza e in parte virtuali. Il virtuale è un'opzione davvero comoda e riesce a mantenere l'intimità e l'autenticità che gli sposi desiderano. Un evento ibrido facilita la possibilità di avere location, arredamento, pranzo e bevande suggestivi per gli ospiti più cari, consentendo a così tanti altri di partecipare virtualmente.
Caroline Creidenberg, founder and CEO of Wedfuly
Scopri di piùIntrattenimento
Agli intervistati che hanno affermato di aver usato il video per l'intrattenimento nei 6 mesi precedenti, abbiamo chiesto: "Guardando al futuro e alla vita dopo il COVID-19, hai intenzione di partecipare ad appuntamenti legati all'intrattenimento* di persona o in modo virtuale?
Ecco che cosa ci hanno risposto:

In breve: l'intrattenimento sarà virtuale se è la modalità più conveniente
Sebbene l'accesso fosse comodo per eventi come spettacoli comici virtuali, corsi di cucina e serate di gioco, gli intervistati hanno dimostrato che in futuro avranno poca voglia di intrattenimento solo virtuale. Molti paesi continueranno a utilizzare i video quando sarà necessario. Gli intervistati europei preferivano un ritorno a una maggiore attività di intrattenimento in presenza.
Guarda il video
Dati salienti per Paese:
- Il 12% degli intervistati in India afferma che l'intrattenimento solo virtuale sarebbe ben accolto in futuro, con quasi 1 intervistato su 10 in Giappone, Messico e Singapore che concorda.
- Quasi due terzi degli intervistati in Giappone (61%) e Brasile (63%) apprezza l'idea dell'intrattenimento sia di persona sia virtuale.
- Circa la metà degli intervistati in Regno Unito (56%), Francia (52%) e Germania (49%) si incontrerà in presenza solo per intrattenimento.
"Da marzo 2020, oltre 22 000 artisti si sono esibiti in più di 79 500 concerti trasmessi live su Bandsintown", ha affermato l'hub musicale online. Secondo un sondaggio condotto da Bandsintown a marzo su circa 6 000 fan e 1 000 artisti oltre la metà degli appassionati di musica (55%) ha dichiarato che continuerà a seguire i concerti in streaming anche dopo il ritorno degli spettacoli in presenza. La maggior parte degli artisti intervistati (85%) prevede di mantenere gli spettacoli trasmessi in streaming dal vivo come parte dei loro programmi anche dopo che gli spettacoli di persona saranno fattibili".
"Come sarà l'intrattenimento dal vivo dopo il COVID-19?" USA Today (12/04/21)
Scopri di piùI risultati di questo studio suggeriscono fortemente che le comunicazioni video giocheranno un ruolo significativo nelle nostre vite in futuro. Forse la parte davvero interessante di tutto questo, tuttavia, è quello che accadrà dopo. Come stanno agendo le aziende, piccole o grandi che siano, per tenere riunioni con i loro clienti (e con potenziali clienti) secondo le loro esigenze?
La tecnologia a cui ci siamo affidati per rimanere in contatto personalmente e professionalmente durante la pandemia è molto più di una semplice "tecnologia per la pandemia". Le comunicazioni video affidabili come Zoom sono uno stile di vita.
Altri casi d'uso
Quando è stato chiesto loro se volessero partecipare ad altri tipi di attività o di appuntamento in presenza o virtualmente, ecco il risultato dei dati:
- Pubblica amministrazione. Gli intervistati di 7 paesi su 10 hanno dichiarato che la principale attività per la quale prevedono di utilizzare il video in futuro è stata la partecipazione a una riunione del consiglio comunale, la visione di un dibattito virtuale tra sindaci o la partecipazione a una giuria, a una deposizione, a un'udienza o a una mediazione.
- Servizi finanziari. Al secondo posto tra le attività video più desiderate nei paesi coinvolti, 5 dei 10 paesi prevedono di utilizzare il video per attività come l'accensione o il rifinanziamento di un mutuo, l'apertura di un nuovo conto aziendale/personale o per le scadenze fiscali.
- Vendita al dettaglio. L'utilizzo di video per i servizi di vendita al dettaglio (contatto con i consulenti di vendita in negozio o con un personal shopper) è stato il caso d'uso pianificato al primo posto per gli intervistati di Singapore.
- Fitness. l'utilizzo di video per partecipare a lezioni di gruppo online o all'allenamento personale individuale si trova al primo posto per i partecipanti indiani, molto più di qualsiasi altro paese intervistato.
Le conferenze virtuali possono ospitare un numero esponenzialmente maggiore di persone rispetto a quelle che prevedono solo la partecipazione in presenza. Le opzioni di telemedicina consentono di risparmiare tempo, ampliare la portata e aumentare l'equità dell'assistenza. Inoltre è già in corso un cambiamento epocale per le istituzioni scolastiche, in particolare per college e università che vogliono ampliare i programmi di studio e raggiungere nuovi studenti.
Che si tratti di pazienti, dipendenti, studenti, consumatori o persone, abbiamo assaporato in tutto il mondo la potenza e la convenienza del video e ne richiediamo la possibilità. I leader aziendali che non sono in grado di offrire questa opzione rimarranno indietro.
La piattaforma intuitiva, scalabile e sicura di Zoom ha stabilito lo standard per l'innovazione partendo dal video come base, e le nostre soluzioni di comunicazione sono oggi la scelta di grandi aziende, piccole imprese e di privati. Contattaci per scoprire come la piattaforma Zoom completa può preparare la tua organizzazione per il futuro con servizi video, chat e telefonici affidabili.
Zoom ha incaricato Qualtrics Research di condurre una ricerca che ha esaminato le opinioni degli intervistati nei confronti delle comunicazioni video (VC). L'intento era quello di identificare gli aspetti più positivi dello svolgimento di determinate attività virtualmente e di determinare a quali attività le persone si aspettano di continuare a partecipare tramite comunicazioni video.
I partecipanti provenienti da 10 paesi diversi sono stati intervistati online con lo scopo di comprendere in che modo i clienti intendono sfruttare le comunicazioni video in un'era post-COVID-19.
Il sondaggio ha preso in considerazione le persone secondo i seguenti criteri: chi partecipava non poteva lavorare nei settori: giornalismo/PR, marketing, tecnologia e software; doveva aver utilizzato le comunicazioni video nell'ultimo mese; doveva conoscere e utilizzare almeno una delle piattaforme di comunicazione video richieste; doveva utilizzare le comunicazioni video per almeno una delle attività richieste. Il sondaggio è stato condotto tra il 15 e il 26 marzo 2021.
Hanno risposto un totale di 7 689 persone, di cui 1 021 provenienti dagli Stati Uniti, 1 033 dal Regno Unito, 1 012 dalla Germania, 1 011 dal Giappone, 1 007 dall'India, 525 dalla Francia, 530 dal Brasile, 522 dal Messico, 516 dall'Australia e 512 da Singapore.